La terapia ormonale associata ad aumento della mortalità negli uomini con tumore della prostata e malattia coronarica
Negli gli uomini con una storia di malattia coronarica e con tumore della prostata localizzato o localmente avanzato, la terapia ormonale neoadiuvante è associata a un più alto rischio di morte, quasi 2 volte maggiore.
Queste le conclusioni di uno studio retrospettivo che ha interessato 5.077 uomini, sottoposti a brachiterapia; il 30% di questi aveva ricevuto terapia ormonale adiuvante per una durata media di 4 mesi.
La terapia ormonale consisteva nell’impiego dell’agonista dell’ormone rilasciante l’ormone luteinizzante ( LHRH ) [ Leuprolide ( Enantone ), Goserelin ( Zoladex ) ] o di antiandrogeni non-steroidei [ Bicalutamide ( Casodex ), Flutamide ( Eulexin ) ].
Non è stato invece osservato nessun aumento della mortalità generale tra gli uomini trattati con terapia ormonale che non presentavano nessuna comorbidità cardiovascolare o un singolo fattore di rischio per la coronaropatia ( diabete mellito, ipercolesterolemia o ipertensione ).
Gli uomini affetti da malattia coronarica, la terapia ormonale era associata in modo significativo a mortalità per qualsiasi causa ( 26.3% versus 11.2%, hazard ratio aggiustato, HR=1.96; p=0.04 ). ( Xagena2009 )
Fonte: Journal of American Medical Association, 2009
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